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Milano: tornano i raid anti-gay della polizia?

Faccio una breve premessa per chi non è di Milano. Il Mono (nella foto) è un piccolo bar in stile anni sessanta frequentato principalmente da gay. Nulla di eccessivo: solo un bancone, qualche tavolino e musica non troppo alta. Ed è proprio questo a far apparire quasi surreale la notizia che ho letto oggi.
Qualche sera fa, infatti, il locale è stato protagonista di una retata della polizia (tre agenti in uniforme e tre in borghese). Dapprima gli agenti hanno chiesto i documenti agli avventori, ma poi i toni si sono scaldati e -stando alle testimonianze dei presenti- l'ispettore Di Gregorio ha iniziato urlare contro la folla intimando a molti di allontanarsi con modi piuttosto aggressivi.
L'ispettore in questione non è nuovo ad episodi simili: nell'ottobre del 2002 partecipò al terzo raid consecutivo nell'arco di una settimana presso i locali gay della Gay street milanese. In quell'occasione vennero identificati tutti i presenti, venne sequestrato tutto il materiale stampato (volantini e riviste gay) e di fronte a numerosi testimoni il commissario minacciò di "passare d'ora in poi tutte le sere" perché questi locali "non sono legali".
In quell'occasione erano presenti all'interno di uno di quei locali anche l'Onorevole Grillini, Frank Semenzi (editore di Pride), Giovanni Dall'Orto (allora direttore di Pride, Gianni Rossi Barilli (giornalista del Manifesto) e Diego Palazzo (di Radio Popolare).
Le loro proteste fecero sì che l'accaduto divenisse un caso politico e che l'ispettore fosse allontanato ed assegnato per qualche tempo ad un'altra sede ma, a quanto pare, il tempo non è stato così lungo e i raid sono ricominciati come se nulla fosse successo.


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