Oggi sciopero
Il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, è la data scelta per una protesta dei blogger contro alcuni punti inseriti nel Decreto Afano.
Tutti i blog aderenti (fra cui anche Gayburg) oggi non pubblicheranno alcun post, lasciando spazio al logo della protesta.
Ma qual è esattamente il putno contestato? Il maxi-emendamento sulle intercettazioni del Governo Berlusconi introduce l'obbligo di rettifica entro 48 ore -pena una sanzione pecuniaria tra i 7.700 e i 13.000 euro- per tutti i titolari di "siti informatici". In tale dicitura rientrano i siti di informazione, i blog, i commenti dei blog ed anche i social network come Youtube, Facebook o MySpace.
Per assurdo, se Mario dovesse scrivere un commento ad una foto dicendo una ragazza ritratta è grassa, lei potrebbe imporre una rettifica (di uguale ingombro e tramite lo stesso mezzo) da farsi entro un massimo di due giorni. Ma se in quei due giorni Mario non si collegasse ad Internet o partisse per un viaggio, ad attenderlo ci sarebbe una maxi-multa.
L'obbligo di rettifica fino ad oggi era attivo solo per testate giornalistiche registrate (quotidiani, riviste...) che dispongono di gruppi editoriali e di redazioni in grado di gestire le eventuali richieste. E' facile immaginare che tali tempi e tali obblighi potranno essere di difficile gestione per chi fa "editoria amatoriale".
Ciò, però, non significa che oggi chiunque può scrivere ciò che vuole. Già oggi i blogger e gli internauti che pubblicano testo su internet sono responsabili penalmente di ciò che scrivono e possono essere perseguiti per eventuali reati di ingiuria o diffamazione.
Il disegno di legge sulle intercettazioni è stato approvato alla Camera l'11 giugno scorso ed ora è in esame al Senato. La discussione, però, è stata rinviata a settembre. Per maggiori informazioni vi rimando al sito Diritto alla rete, promotore della protesta. Dal sito è possibile anche firmare una petizione per chiedere la modifica del punto contestato.
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