Malawi: la polizia cerca di arrestare tutti i gay e le lesbiche del Paese
Il giornale britannico Guardian ha pubblicato un articolo per descrivere il crescente clima di accanimento nei confronti di gay e lesbiche. Il tutto era già nell'aria da circa un anno e mezzo, ma il pretesto è stato il matrimonio fra Steven Monjeza e Tiwonge Chimbalanga (nella foto) avvenuto lo scorso dicembre. Ora i due che ora rischiano 14 anni di carcere e il governo ha messo all'ordine del giorno la discussione di nuove leggi che prevedono anche la pena di morte per alcuni reati legati ai rapporti omosessuali.
Nel frattempo la polizia è impegnata in un'ondata di arresti nei confronti di persone accusate di atti omosessuali. E' stato addirittura chiesto ai cittadini di avvisare la polizia qualora si venga a conoscenza di persone coinvolte in atti sessuali gay: chi è a conoscenza dei fatti e non dovesse sporgere denuncia rischia fino a 3 anni di carcere.
Phumĭ Mtetwa, direttore esecutivo della Lesbian and Gay Equality Project, ha denunziato come il clima che si sta instaurando in quel Paese sia una vera e propria «caccia alle streghe che nega al popolo il diritto all'autodeterminazione». Mtetwa denuncia anche come l'ondata persecutoria non sia del tutto casuale, ma piuttosto appia "pilotata" dai gruppi cristiani evangelici degli Stati Uniti.
Il sesso gay è illegale in 36 paesi africani. Solo il Sudafrica ha legalizzato il matrimonio omosessuale ma anche lì la lotta contro il fanatismo è ancora lontana dalla conclusione.
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