Milano: tornano i raid e i controlli nei locali gay
A Milano pare che l'ordine e il rigore morale siano due priorità, soprattutto quando si avvicinano le elezioni. A farne le spese, come già capitato in passato, sono le serate e i locali per gay.
Negli ultimo anni nel capoluogo lombardo si è assistito ad un vero e proprio accanimento nei confronti dei locali gay: il Binario Uno è stato chiuso, La Nuova Idea ha dovuto lasciare la sede storica, l'Illumined è stato chiuso temporaneamente così come l'Amnesia (che ospitava la serata gay Billy), l'After Line, il Plastic, l'Alcatraz, il Tocqueville e lo Shocking Club. Controlli a tappeto, invece, si sono registrati nei confronti degli avventori di locali gay-friendly come ad esempio Lelephant.
Ora sono altre due serate ad essere finite nell'occhio del ciclone: il That's All e il Taboo.
Nella notte tra venerdì e sabato scorso la serata Taboo! si stava svolgendo regolarmente presso il Black Hole di viale Umbria. Verso l'1:15 di notte sono sopraggiunte sul logo la guardia di finanza, l'Annonaria, l'Asl, i vigili del fuoco e la Siae. Una riunione al gran completo, insomma, per verificare la presenza di eventuali irregolarità strutturali con il conseguente blocco temporaneo dell'9ingresso agli avventori ed impedendo il normale svolgimento della serata (per controlli che magari sarebbero potuti essere svolti anche in orario di chiusura del locale). A quanto pare, però, non è stata riscontrata alcuna irregolarità.
Al That's All, una serata gay che si svolge da un paio d'anni, la Commissione di vigilanza si è presentata sempre nella notte fra venerdì e sabato scorso verso le 23 presso l'attuale sede al Set Club di via Massarani (zona corso Lodi). La commissione ha addirittura impedito l'apertura del locale, prendendolo in custodia per controlli. Nel frattempo l'organizzazione si è vista costretta a rimandare indietro gli avventori.
«Ormai è diventata una lotta trovare posti per fare le serate –ha dichiarato uno degli organizzatori del That's All– all'ultimo momento cambiano sempre le carte in tavola, facendoci perdere tempo e molto denaro. Anche all'Alcatraz, dove avevamo iniziato la stagione, è stata la stessa storia. Dopo il sequestro per alcuni mesi, al locale dove si svolgono regolarmente concerti con migliaia di persone, per le serate danzanti è stata concessa la capienza di 193 persone. È ridicolo!».
Via Gaynews
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