I filtri di Bing su sesso ed omosessualità nei paesi arabi
Bing, il motore di ricerca di Microsoft che ha sostituito i vecchi MSN Search e Live Search, è finito sotto accusa dopo la pubblicazione di un report da parte dell'Open Net Initiative (ONI). Lo studio ha evidenziato come il motore di ricerca proponga risultati "anomali" nei Pesi di lingua araba quando vengono effettuate delle ricerche legate alla sessualità o all'omosessualità.
Cercando parole come "homo", "sex", "penis" (ma non "vagina") e via discorrendo, viene visualizzato il messaggio "Il suo paese o la sua regione richiede una politica restrittiva di Bing SafeSearch che filtra i risultati che potrebbero contenere materiale per adulti". A tal proposito va segnalato che nei Paesi arabi Bing non prevede un settaggio per azionare o disattivare i filtri di SafeSearch, così come non esiste il menu per selezionare la regione geografica di appartenenza.
Nel caso di parole legate all'omosessualità (come "gay", "lesbian", "homosexual" e "queer") il filtro viene invece applicato solo sulle immagini ma non sulle pagine web.
La lista di parole filstrate è stata gestita in maniera bilingue, ossia bloccando sia i termini in lingua inglese che in arabo.