Lituania: la disinformazione è legge
E' entrata in vigore ieri in Lituania una legge approvata dal Parlamento la scorsa estate che vieta qualsiasi tipo di informazioni positive (definita "propaganda") riguardo l'omosessualità. Qualsiasi discussione in pubblico sull'omosessualità, l'esprimere parere favorevole sui matrimoni gay o il partecipare ad un gay prode sono ora punibili per legge.
La legge si chiama "Protezione dei minori contro il dannoso effetto dell'informazione pubblica" e si basa sul timore che un'informazione "positiva" e non di condanna dell'omosessualità possa avere conseguenze negative sullo sviluppo morale dei minori. In altre parole, fintanto che le nuove generazioni sentiranno parlare male dell'omosessualità, tanto più difficilmente potranno accettarla e non vederla come qualcosa di peccaminoso e immorale. La legge era stata approvata con il parere favorevole di 67 parlamentari sui 74 presenti in aula. Qualche lieve modifica al testo è stata apportata lo scorso dicembre, dopo le proteste degli stati esteri.
Preoccupazione è stata espressa anche da Amnesty International che attraverso la voce di John Dalhuisen ha commentato: «Questa legge viola la libertà di espressione e sarà certamente discriminatoria nei confronti delle persone appartenenti alla comunità lgbt, a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere».