Rinviato ad oggi il pronunciamento della Corte Costituzionale sui matrimoni gay


L'atteso pronunciamento della corte Costituzionale sulla legittimità del matrimoni fra persone dello stesso sesso, previsto per ieri, è stata rinviato alla giornata di oggi (mercoledì 24). Cè chi, però, prevede che la sentenza possa slittare ulteriormente: l'ex presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso, ha dichiarato che secondo alcune sue fonti la sentenza potrebbe essere rimandata anche alla seduta del 12 aprile prossimo.
Ma andiamo con ordine. Ieri mattina la corte si è riunita verso le 11 e ha subito affrontato il tema dell'ammissibilità dell'intervento delle coppie richiedenti e dell'Associazione Radicale Certi Diritti: sono bastati 15 minuti di camera di consiglio per decidere il rifiuto.
Si torna a parlare del divieto al matrimonio fra persone dello stesso sesso, non esplicitato dalle leggi vigenti e, secondo il parere dei richiedenti, in violazione del principio costituzionale di uguaglianza tra cittadini. Viene segnalato anche la disparità di trattamento tra omosessuali e transessuali, poiché quest'ultimi, una volta cambiato sesso, possono sposarsi con persone del loro stesso sesso originario.
Per conto della Presidenza del Consiglio era presente l'avvocato di Stato che ha chiesto l'inammissibilità di tutte le richieste, sostenendo che una tale decisione da parte della magistratura produrrebbe un manipolazione del tessuto normativo che, a suo dire, è di competenza dei legislatori.
Alle 17 i giudici si riuniscono in Camera di consiglio. Mezz'ora più tardi rinvieranno il tutto alla giornata odierna.
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