Gay Pride di Roma: arriva lo spot ufficiale (ma piace a pochi)
Se ne parla molto e se ne parla male. E' lo spot ufficiale del Gay Pride di Roma.
Navigando in rete quasi impossibile trovare un commento positivo e personalmente anch'io rimango basito davanti alle immagini. In una città e in un Paese dove è necessario manifestare l'orgoglio gay per sconfiggere il pregiudizio e l'omofobia, si è scelto di pubblicizzare l'evento attraverso una completa banalizzazione e una carrellata di luoghi comuni.
Il video mostra gay che pare quasi l'immagine stessa della superficialità (la stessa voce fuoricampo lo definisce "teledeficiente", senza dimenticarsi di parlargli al femminile chiamandolo "Pincipessa"). E così seduto davanti al ritratto di Marilyn, il ragazzo fa flessioni guardando contemporaneamente due televisioni, una delle quali sintonizzata su "Amici" e l'altra su un telefilm. Il ragazzo prende un DVD di "Will & Grace" e inizia a guardalo mentre cerca impacciatamene di depilarsi.
A chiudere il tutto in "bellezza" la voce di Laura Latini, la doppiatrice italiana di Karen Walker, che si è prestata a lanciare slogan come «Perdi il pelo, ma non l'orgoglio» e, ancora, «Tira più il pelo di un gay che il carro del Pride».
Non so se l'intento fosse quello di provare ad essere autoironici, ma di certo non è certo quella l'immagine dei gay che mi fa piacere sia passata e non è neppure quello lo stile di vita che voglio difendere quando scendo in piazza a manifestare per i diritti della comunità lgbt.
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