Ha annusato un profumo da donna ed è diventato gay. Lo racconta l'Arcivescovo di Trento
Un tempo Elio cantava: «Mi ha detto mio cuggino che da bambino una volta è morto». Non troppo dissimile, anche se non alimentata dalla stessa ironica, è una curiosa teoria espressa dall'Arcivescovo di Trento, Luigi Bressan.
Anche lui, come tanti suoi colleghi, ha voluto esprimere la sua teoria pseuso-scientifica su di una possibile origine dell'omosessualità derivata da agenti esterni. Se pensata ad un qualche trattato di sociologia siete assolutamente fuori strada: il religioso, infatti, ha portato a testimonianza della sua tesi un esempio ben più particolare, raccontatogli da un fantomatico uomo (che fosse suo cuggino?).
Ma andiamo con calma ed analizziamo il suo discorso. «Se una persona si dedica a libri e spettacoli erotici non può vivere una sessualità senza deviazioni -ha dichiarato- È risaputo che c'è chi nasce omosessuale, ma credo che esista anche chi cerca questa pratica: a riguardo ho letto il caso di un uomo che ha voluto provare un profumo da donna, e al termine di un percorso durato dodici mesi è diventato omosessuale&eaquo;.
Dunque, cari etero, fate attenzione a non annusare il profumo delle vostre fidanzate! E voi gay che vi siete invaghiti di un qualche etero non disperate: se gli regalate un profumo da donna potreste attendere solo dodici mesi prima di vederlo interessato a voi.
Che sia il caso di mettere un'avvertenza sulle boccetta?