Omofobia: le vittime hanno più possibilità di ammalarsi
Uno studio condotto dalla Concordia University di Montreal (Canada) ha dimostrato come l'omofobia aumenti i rischi per la salute di chi ne è stato vittima. I risultati hanno evidenziato come nel loro cervello ci sia una concertazione anomala di cortisolo, l'ormone dello stress. Generalmente questa sostanza presenta valori variabili che risultano più alti al mattino e più bassi la sera: nelle vittime di omofobia, invece, la concentrazione risulta pressoché invariata in ogni momento della giornata.
Quei livelli ormonali possono condurre ad un aumento della pressione sanguinea e, conseguentemente, ad un maggior rischio di infezioni, alla riduzione della densità ossea ed alla perdita di memoria.
Come se ciò non bastasse, lo studio ha sottolineato anche una correlazione fra l'omofobia e la possibilità di riscontrare gravi problemi psicologici come, ad esempio, la propensione al suicidio.
Da un punto di vista meno scientifico e più pratico, potremmo quindi dedurne che chi ha subito violenze omofobiche rischia di esserne vittima due volte, con strascichi che possono avere ripercussioni anche a lungo termine.
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