Spagna: il Partito Popolare vuole vietare i matrimoni gay in caso di vittoria
Durante il mandato di José Luis Zapatero, la Spagna ha assistito all'approvazione di numerose leggi volte ad aumentare la libertà personale, fra le quali anche la nota legalizzazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Ora che il premier socialista ha rassegnato le dimissioni in seguito alla crisi economica, la comunità lgbt guarda con timore la possibilità che il Partito Popolare possa salire al governo: infatti il loro candidato premier -Mariano Rajoy- ha già preannunciato la sua intenzione di mettere mano alla riforma della famiglia, nonostante il parere contrario espresso dalla Corte Costituzionale.
E così anche la Spagna rischia di diventare uno dei Paesi dove la campagna elettorale si fa sulla pelle della gente, cercando il consenso dei gruppi cristiani e costringendo le minoranze a dover godere dei propri diritti o meno in base a chi siede sulla poltrona presidenziale.
Ed è così che in questi giorni si sta registrando un vero e proprio boom di matrimoni gay in tutta la penisola: ciò che oggi è un diritto, infatti, potrebbe ben presto essere vietato qualora i dati che emergono dai sondaggi si dovessero rivelare corretti e se l'area cristiano-conservatorice dovesse aggiudicarsi la maggioranza dei voti.
Va ricordato che la Spagna è stata il terzo Paese al mondo (dopo Olanda e Belgio) a legalizzare le unioni fra persone dello stesso sesso. Un passo d'avanguardia e di civiltà che presto potrebbe essere spazzato via.
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