Polonia: il tribunale autorizza il simbolo omofobo di un partito di estrema destra
Sta facendo molto discutere la sentenza di tribunale polacco che ha autorizzato il Narodowe Odrodzenie Polski, un partito di estrema destra, all'uso in campagna elettorale della croce celtica e di un simbolo esplicitamente anti-gay (dove un cartello di divieto copre la sagoma di due uomini stilizzati nell'atto di fare sesso).
Immediata è giunta la protesta delle associazioni lgbt del Paese ed il deputato dell'opposizione Robert Biedron -uno dei pochi gay dichiarati che siede in Parlamento- ha lanciato un appello al ministro della Giustizia per chiedere il suo intervento nella questione. Parole di condanna sono giunte anche da esponenti della destra laica al potere che pare non abbiano per nulla gradito il ricorso all'uso della croce celtica.
Ma nella realtà dei fatti il Narodowe Odrodzenie Polski canta vittoria e sta riempiendo le strade di manifesti dove il suo simbolo anti-gay è accompagnato dallo slogan «Zaka Pedalowani» (una sorta di «divieto di froceria»). Ma come se ciò non bastasse, quel logo finirà anche sulle schede elettorali, andando ad alimentare quel clima di omofobia che il Polonia è già di per sé palpabile, con il 66% dei polacchi che si dichiara contrario anche solo allo svolgimento dei Gay Pride.
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