Monsignor Bettazzi: «Su un piano laico bisognerebbe riconoscere anche i diritti gay»
Luigi Bettazzi ha 88 anni, è uno degli ultimi "padri conciliari" italiani ancora in vita ed è vescovo emerito di Ivrea.
In un'intervista rilasciata al programma "Un giorno da pecora" di Radio2 ha parlato di matrimoni fra persone dello stesso sesso: «Credo che su un piano laico bisognerebbe riconoscere i diritti, sapendo distinguere ciò che è convinzione religiosa e ciò che non lo è. I matrimoni vanno distinti: non ha senso dire "matrimonio gay". Ma alle coppie dovrebbe essere riconosciuto il diritto di stare insieme. Per esempio: se uno dei due muore, che l'altro possa avere diritto all'eredità o a stare nella stessa casa. Cosa c'è di male?».
Poi, parlando dei Dico, ha aggiunto: «I Dico come erano stati presentati erano accettabili. Dopotutto anche i conventi religiosi sono abitati da tutte persone dello stesso sesso [...] Non sposerei due gay, potrei al massimo dargli una benedizione [...] La CEI andrebbe svecchiata almeno di spirito».
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