Giuseppe Ripa (Pdl) su Vendola: una "signorina" alle prese con "turbe psichiche"
Purtroppo nel 2012 siamo ancora costretti a fare i conti con politici omofobi che sbandierano il proprio pensiero e sfruttano la propria posizione per elargire ignoranza, disinformazione e pregiudizi verso la comunità gay.
Il tutto ha avuto inizio qualche giorno fa, quando il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, aveva postato sul suo proprio profilo Facebook un suo commento negativo rispetto agli interventi regionali in fatto di sanità.
L'assessore alla mobilità e al traffico del comune, Giuseppe Ripa (Pdl), ha colto la palla al balzo per lanciar e un primo insulto al presidente della regione, definendolo «Sig. o Sig.ina Vendola».
Il sindaco Perrone ha subito preso le distanze, commentando a sua volte: «La sua vita sessuale non mi interessa minimamente, e non può comunque essere messa in discussione da nessuno», ma Ripa ha preferito rilanciare il suo pensiero in un nuovo messaggio: «In natura esistono solo due tipi di generi umani: l'uomo e la donna. Il resto viene classificato scientificamente come turbe della psiche, patologia che rientra nelle competenze della scienza sanitaria in generale e della psicanalisi in particolare. Tutto il mio rispetto per il diverso!!! Ma non si può passare un'anormalità per normalità perché di questo andazzo sta morendo la nostra società. Precisiamo: la scelta di essere omosessuale l'ha fatta Vendola, non io. Negare il suo essere o significa negare l'evidenza dei fatti o è lo specchio di chi, vergognandosi per tale stato estremamente scomodo, preferisce che non se ne parli. Sennò è un atto di lesa maestà. Io questa turba psicologica la chiamo per nome e cognome e non sono il falso ipocrita che preferisce non sapere. Pensassero alle risposte da dare ai pugliesi sul tema della sanità».
Insomma, una serie di inesattezze (come l'idea che si tratti di una scelta personale o di una turbe pitiche), di bugie (la scienza non considera assolutamente l'omosessualità come una patologia) e di insulti gratuiti. Il tutto, forse a beneficio di qualche voto in più da parte di eventuali elettori omofobi.
Troppo anche per il sindaco, che si è immediatamente dissociato dalle parole dell'assessore. Anche il mondo di Internet si è immediatamente indignato davanti a simili affermazioni e sono iniziate a piovere sul sindaco numerose richieste affinché ritiri le deroghe affidate a Ripa.
Dal canto suo l'assessore ha cercato di correre ai ripari, affermando: «Preso atto che le mie dichiarazioni sono state sicuramente fraintese, nel porgere le mie scuse per quanto successo al presidente Vendola, riconosco di essermi fatto trascinare nella foga di un dibattito politico affermando cose che nella realtà non appartengono alla mia cultura né penso, e non volendo in tal modo minimamente offendere alcuno nel rispetto di scelte che sono e rimangono strettamente personali». Peccato, però, che è difficile pensare di aver frainteso delle dichiarazioni scritte che in termini e insulti lasciavano ben poco spazio al fraintendimento.