Un bacio gay sul palco di Sanremo, ma...


Se davanti alla notizia di un bacio gay sul palco di Saremo qualcuno potrebbe commentare con un «Finalmente!», va detto che il contesto in cui è avvenuto potrebbe costringere a dover ripiegare su ben meno entusiastico «Ancora?».
Ma andiamo con ordine. Ieri sera, sul palco dell'Ariston, i momenti comici della serata sono stati affidati al duo comico composto da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio (i protagonisti de "I soliti idioti" su MTV) che si sono esibiti in vari personaggi: dalla coppia ricca e razzista al padre burino con il figlio tonto. Ma poi, verso la fine, è arrivato il momento del "personaggio dell'omosessuale".
Sarà stato forse il contesto ben diverso da quello di una rete gay-friendly come MTV, ma sono stati in molti a non aver gradito il momento. Per chi non lo concesse, il "personaggio dell'omosessuale" è una sorta di caricatura di un gay fortemente effeminato, che fa vanto della propria sessualità e che è convinto che tutti siano omofobi e che ci sia un complotto che impedisca di pronunciare in pubblico la parola "omosessuale".
Un personaggio, insomma, che in forme ben meno esasperate potrebbe anche esistere nella realtà, ma che non rappresenta di certo la comunità gay nel suo insieme (e neppure la maggioranza di essa). Insomma, volenti e dolenti è stato presentato il solito stereotipo tanto caro alla televisione italiana.
Ad aggravare la situazione anche il testo di quella che sarebbe dovuta essere una canzone di denuncia verso le recenti dichiarazioni omofobe di Carlo Giovanardi, ma che al suo interno conteneva molti preconcetti ed affermazioni non vere, come «Lo capisce anche mia nonna che [esser gay] è lo stesso di essere donna» o «Vorrei tanto avere un figlio, ma che sia omosessuale!». Poi, finalmente, arriva il timido e velato "attacco" al sottosegretario: «Giovanardi tu che ti venti di essere normale, intransigente nella sua scelta genitale, prima o poi vedrai che c'è un dubbio che ti assale: "Sarò mica omosessuale?"».
Insomma, prima si dice che tutti i gay si sentono donne, poi che i gay vogliono avere figli omosessuali (teoriache sino ad oggi aveva osato esprimere soltanto Scilipoti) e poi si attacca la politica con un semplice "Sei sicuro di non esser gay?".
Sul finire i due si sono scambiati un finto bacio sul palco e il "personaggio dell'omosessuale" ha baciato sulla bocca anche Morandi. Il conduttore, evidentemente imbarazzato, dopo la pausa per la televendita è tornato sull'argomento rivolgendosi al direttore generale della Rai: «Direttore pensa che domani, dopo che abbiamo parlato di omosessuali, ci saranno altre polemiche? Io non ho nulla contro i gay...».
No, caro Gianni, non avete parlato di omosessuali ma avete esasperato e preso in giro un ben preciso comportamento di pochi gay. Se un po' di ironia e di autocritica possono essere positive in un certo contesto, in prima serata su RaiUno rischia di essere mal recepita e generalizzata ad un'intera comunità (dire per almeno cinque volte che non si ha nulla contro i gay davanti a scene simili pare sottintendere che si pensi che tutti i gay siano così).
Sinceramente rimpiango il bacio del 2010 fra Fabrizio Moro e dj Jad: semplice, spontaneo e virile. In altre parole, quello che serve per sfatare i pregiudizi e sottolineare la normalità del gesto.

Clicca qui per guardare la loro esibizione a Sanremo.
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