Carlo Giovanardi shock: «L'Olocausto dei gay non c'è mai stato»
«L'Olocausto dei gay non c'è mai stato. C'è stata invece, questo si, una persecuzione dei gay. Ma per essere chiari di Olocausto ce ne stato uno solo, ed stato è quello del popolo ebreo, anche dal punto di vista legislativo, normativo; tutti elementi che hanno costituito l'unicità di questo terribile dramma storico. L'Olocausto ha interessato il popolo ebraico. Poi ci sono stati da parte del Nazismo tutta una serie di azioni che hanno riguardato gli handicappati, i malati mentali, gli zingari, le popolazioni dell'est considerate popolazioni inferiori, i cattolici e gli evangelici che si opponevano al regime e anche i gay. Però ricordo anche che il movimento nazista era largamente rappresentato dai gay, perchè c'erano gay nazisti ai vertici del partito. L'Olocausto riguarda solo gli ebrei. Non c'è stato nessun Olocausto dei gay, ma solo una persecuzione di situazioni gay».
È quanto ha affermato il senatore del Pdl, Carlo Giovanardi, ai microfoni di Klaus Davi. Un negazionismo che non manca di lasciare shockati di fronte a una volontà di spacciare per vera una realtà che non si basa su fatti storici.
L'Omocausto, infatti, c'è stato e furono tra 10mila e i 600mila gli omosessuali che vennero internati nei campi di concentramento nazista tra il 1933 e il 1945. E non perché ebrei, ma semplicemente perché gay.
Molti di loro morirono per fame, stenti, freddo o sotto tortura. Ora la loro memoria viene vergognosamente insultata da un Senatore della Repubblica Italiana, che per mera omofobia è pronto ad affermare che quegli uomini e quai fatti non siamo mai esistiti.
E se i vertici del suo partito tacciono davanti a simili affermazioni (al posto di allontanarlo come avverrebbe in un Paese civile) è tempo di dire «Basta!». Non è accettabile che un uomo del Senato insulti la memoria di migliaia di perseguitati solo per riuscire a guadagnarsi una citazione su una qualche pagina di giornale, nella speranza che la sua omofobia riesca a portargli voti.
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