La Ue comunicherà l'orientamento sessuale dei passeggeri diretti negli Stati Uniti
Con 409 voti favori, 226 contrari e 23 astensioni, il Parlamento Europeo ha autorizzato la cessione agli Stati Uniti di tutti i dati personali dei passeggeri che voleranno entro i loro confini nazionali.
Oltre a nome, indirizzo, telefono e numero di carta di credito, le autorità d'oltreoceano verranno informate anche dati ben più sensibili. Tra queste anche la scelta di menù (in particolar modo se legata a motivi religiosi), l'appartenenza etnica, il credo religioso, la salute psicofisica e -non ultimo- l'orientamento sessuale.
L'accordo dovrebbe entrare in vigore il prossimo 26 aprile, in occasione dell'incontro dei ministri della Giustizia e degli Interni, ed è motivata dalla necessità di ottenere dati utili alla prevenzione del terrorismo.
I dati raccolti potranno essere conservati da gli Stati Uniti per cinque anni, ai quali si aggiungeranno ulteriori dici anni all'interno di un archivio cosiddetto "inattivo" (ossia con un numero di persone limitato che vi potrenno accedere). I dati sensibili riguardanti l'orientamento sessuale e il credo religioso, invece, potranno essere conservati per un massimo di 30 giorni. In tutti i casi i limiti potranno avere proroghe in caso di indagini in corso.
Molti hanno già espresso dubbi al riguardo. Da un lato non è chiaro cosa c'entri l'orientamento sessuale con la prevenzione al terrorismo, e dall'altra viene da domandarsi se esista un qualche archivio europeo di quei dati dato che in caso contrario non sarebbe possibile comunicarli. Tempo fa in Italia si era ipotizzata una possibile schedatura dei gay, ma l'allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, ne aveva negato l'esistenza.