Abercrombie Milano e le punizioni a suon di flessioni


Il caso del modello di Abercrombie & Fitch che ha denunciato l'azienda ed il direttore casting (sostenendo di essere stato costretto a masturbarsi davanti all'obiettivo per il puro divertimento dei presenti) ha riportato all'attualità una notizia apparsa a marzo fra le pagine delle cronache locali.
Ai tempi i sindacati erano da poco entrati nel punto vendita di Milano ed avevano iniziato ad osservare come venisse gestito il personale personale. Al di là di qualche estremismo nel rigore nel look richiesto ai commessi (niente basette lunghe o accenni di barba per gli uomini ed unghie di lunghezza non superiore ai due millimetri e niente trucco per le donne) sotto i riflettori erano finite delle vere e proprie punizioni corporali previste per chi sgarrava.
In una una mail inviata dal responsabile del dipartimento che si occupa di sicurezza e della prevenzione dei eventuali furti, si leggeva: «Da oggi ogni volta che faremo un errore -radio non presidiata, compiti non eseguiti o non completati- dovremo eseguire dieci flessioni. Squat per le donne. Questo ci porterà un grande risultato: impareremo di più dai nostri errori». Insomma, bastava non assolvere ad un qualche compito assegnato per ritrovarsi a pompare i propri bicipiti nell'ufficio del capo.
«La nostra impressione è che la dignità delle persone in alcuni casi sia stata messa in discussione -avevano dichiarato i sindacati- Lo abbiamo segnalato alla proprietà, che si è impegnata a intervenire. Certo, se questo è il modello americano, abbiamo poco da imparare». Per dovere di cronaca va ricordato che i fatti risalgono a tre mesi fa e non è dato di sapere se e come la Abercrombie & Fitch sia intervenuta nel frattempo per porre fine a quella situazione.
Una delle obiezioni più comuni è che in fondo gli sforzi richiesti ai ragazzi e le eccentricità nella loro gestione sarà pur stata ricompensata con stipendi generosi. A sfatare quel mito, però, è il fatto che i loro commessi siano inquadrati al sesto livello del contratto del commercio, come i fattorini. E questo nel migliore dei casi. I dipendenti sono circa duecento, ma la stima del loro numero sale a 1.100 considerando anche i giovani che vengono arruolati con un contratto a chiamata a zero ore (ossia che vengono chiamati a lavorare solo se servono e che in caso contrario se restano a casa senza essere pagati).
È innegabile che i corpi mozzafiato e la sensualità di quei ragazzi ci spinga più a idealizzarli e a vederli come i degni interpreti dei propri sogni più proibiti, ma lavoratori sono e come tali meritano di essere trattati.

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