Il manuale per carabinieri definisce «degenerati» i gay
Dopo le frasi denigratorie pronunciate da Clemente Gasparri, vice comandante dei carabinieri, nei confronti dei militari gay, l'Arma è finita nuovamente nell'occhio del ciclone per un nuovo caso di discriminazione.
Al centro del dibattito è la dispensa di 585 pagine dal titolo «Sinossi per la preparazione al concorso per l'avanzamento a scelta per esami al grado di maresciallo aiutante s. Ups», datata dicembre 2011, approvata dal comandante colonnello Pasquale Santoro e rivolta ai candidati al concorso nazionale della Scuola marescialli e brigadieri.
In quelle pagine si spiega come compilare il cartellino biografico di delinquenti abituali o professionali (sia agli arresti domiciliari che sottoposti a misure di prevenzione), specificando che è necessario annotare informazioni riguardo l'identità e la personalità, le abitudini, il carattere, le malattie ed eventuali "degenerazioni sessuali". Secondo il manuale, infatti, «l'istinto sessuale prende parte molto attiva nella formazione del carattere e nello sviluppo delle attività individuali».
Peccato, però, che il fascicoli riporti un elenco esaustivo di dette "generazioni" (foto), all'interno del quale troviamo l'omosessualità, l'esibizionismo, il feticismo, il sadismo, il masochismo, l'incestuosità, la necrofilia, la bestialità (o zoofilia).
Si, esatto. Al primo punto dell'elenco delle degenerazioni (e al pari della zoofilia) compare l'omosessualità.
Una accostamento assurdo che sino ad oggi ci era capitato di sentire solo in contesti particolarmente omofobi, come nella criticatissima sentenza della Corte suprema d'appello di Ankara (Turchia) che ha confermato pene carcerarie da 1 a 4 anni per chi pratica sesso gay.
Il ministro della Difesa, quello per le Pari opportunità, il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro non hanno ancora ritenuto di doversi scomodare per commentare il fatto.
A parlare, invece, è la deputata Paola Concia che ha dichiarato: «È una cosa vergognosa, cerco di contenere la rabbia, ma giuro che fatico. È semplicemente allucinante. Chiederò di annullare il concorso, farò un'interrogazione parlamentare, inviterò il ministro della Difesa, quello per le Pari opportunità e il premier a intervenire. È una cosa che va contro tutte le leggi fondamentali dello Stato, contro la nostra Costituzione, contro l'Oms e i Trattati internazionali. Sono pronta a fare ricorso alla Corte di giustizia europea se non avrò riscontri e se l'Arma non si scuserà». La deputata del Pd non manca anche di lanciare accuse verso quello che lei definisce «l'omofobia di Stato» dove «quelli che dovrebbero difenderci sono proprio quelli che si permettono di affermare che l'omosessualità è come la zoofilia, è una perversione, quindi in fondo se qualcuno aggredisce i gay è perché se lo sono cercato».
Update 15:34. Arcigay ha rilasciato una nota in cui afferma: «Esprimiamo apprezzamento per la pronta precisazione dell'Arma dei carabinieri che ammette che il riferimento all'omosessualità come degenerazione su di un manuale per un esame è un "increscioso equivoco" e un "errore materiale". L'Arma ha anche disposto la correzione immediata della pubblicazione».