Matrimoni gay: sì dal Psi, forse dal Sel e no dal Pdl


Dopo la presa di pozione da parte dell'Idv e di Beppe Grillo, ora anche il Psi si schiera apertamente a sostegno dei matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Il segretario del partito, Riccardo Nencini, ha dichiarato: «I socialisti, non da oggi, sono favorevoli, senza se e senza ma, al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto e ai matrimoni gay». Poi, riferendosi alle divisioni interne al Pd, ha aggiunto: «Assieme ai contorsionismi e alle ambiguità che continuano a manifestarsi all'interno di quel partito, costituiscono un elemento di viva preoccupazione, poiché su questi temi che sono dirimenti e costituiscono la base di un'idea condivisa di eguaglianza e di laicità non vi possono essere né tentennamenti, né confuse e pasticciate mediazioni».
Nei giorni scorsi anche il Sel si è schierato in quella direzione, anche se in questo caso non mancano i "se" e i "ma". Dapprima Nichi Vendola ha asserito che le nozze gay non possono più essere rimandate, ma poi ha aggiunte nuove dichiarazioni nelle quali quale offriva la sua disponibilità a trovare altre soluzioni alternative nel caso di un'eventuale alleanza con il Pd.
Su una posizione diametralmente opposta rimane il Pdl, con tanto di annuncio da parte del consigliere regionale Fabio Filippi per una proposta di legge che definisca che la "famiglia italiana" debba necessariamente essere formata solo da un uomo e una donna. Secondo Filippi , inoltre, l'attenzione all'argomento sarebbe troppo elevata: «Non possiamo pensare solo ai gay e alle altre coppie -ha dichiarato- non possiamo continuare a togliere soldi alla famiglia per darne a loro».
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