Uganda: la polizia interrompe il Pride ed arresta tutti


Grazie ad una mobilitazione a livello di internazionale di alcuni stati ed organizzazione, l'Uganda aveva deciso di accantonare una proposta di legge per l'inasprimento delle pene contro i gay. La comunità lgbt del Paese, però, racconta di come la polizia abbia iniziato a reagire nei loro confronti come se quelle norme fossero diventate legge. Il fermo e l'arresto di tutti i partecipanti al Gay Pride di Entebbe ne è una dimostrazione.
Le forze dell'ordine, infatti, sono intervenute mentre la parata era in pieno svolgimento e, dopo averla interrotta, hanno intimando a tutti i presenti a non allontanarsi prima di procedere al loro arresto. A chiedere il loro intervento pare sia stato un gruppo di cristiani che stava celebrando un battesimo non poco lontano dalla zona del pride.
I partecipanti sono stati accusati di aver simulato un matrimonio tra due persone dello stesso sesso, nonché di aver permesso che due uomini si baciassero (un'effusione ritenuta illegale dalla legge ugandese).
I fermati sono stati rilasciati in giornata ma, trattandosi del terzo caso simile nel giro di pochi mesi, si ha l'impressione che il tentativo dia quello di voler intimidire la popolazione dal prendere parte a manifestazioni legate alla rivendicazione dei propri diritti.
3 commenti