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Rupert Everett contro i genitori gay

Vent'anni fa Rupert Everett fu uno dei primi attori a fare coming out, e non senza conseguenze: da uno dei personaggi più ricercati degli anni '80/90, iniziò ad essere messo da parte (arrivò a perdere il ruolo del nuovo 007 cinematografico) e a trovarsi rilegato in soli ruoli gay.
Paladino dei diritti gay, ha fatto scalpore la sua recente dichiarazione rilasciata al Sunday Times, nella quale ha affermato: «Mia madre ritiene che i bambini necessitino di una madre e di un padre e io sono d'accordo con lei. Non riesco a immaginare nulla di peggio che essere cresciuti da due papà gay».
È lui stesso ad affamare che si tratta di un'opinione personale e non di una comunità, probabilmente ben sapendo che in questo preciso momento storico (con gli accesi dibattiti su matrimoni ed omogenitorialità) ogni affermazione rischia di essere strumentalizzata dalle parti. E, in questo caso, pare quasi evidente che dietro possa esserci l'amarezza di chi ha sofferto per la fine di una promettente carriera a causa del proprio orientamento sessuale.
Dal canto loro alcune associazioni lgbt hanno preferito precisare che: «Non esistono prove che i bambini cresciuti dalle coppie gay soffrano per la loro condizione, Rupert dovrebbe uscire un pò di più e verificare i fatti in prima persona».


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