Vedere attraverso i vestiti: ecco come funzionavano gli occhiali a raggi-x degli anni '80


Oggi ricorre l'anniversario della scoperta dei raggi x: era infatti l'8 novembre 1895 quando Wilhelm Conrad Röntgen riuscì a crearli casualmente nel suo laboratorio durante alcuni esperimenti sull'elettricità.
La scoperta, resa pubblica il il 5 gennaio 1896, diede vita a due filoni separati: uno prettamente scientifico (tutti noi conosciamo l'utilità diagnostica delle lastre) e l'altro strettamente popolare.
L'idea di poter guardare attraverso la materia, infatti, non mancò di stuzzicare la fantasia della gente comune, motivo per cui la vista a raggi-x era uno dei poteri più gettonati fra i supereroi statunitensi degli anni '30.
Personaggi come Superman, ad esempio, erano in grado di guardare attraverso i muri. Il tutto con modalità tutt'altro che scientifiche, con la possibilità di decidere selettivamente cosa rendere trasparente e cosa osservare in maniera solida.
Col passare degli anni, però, i più maliziosi hanno iniziato a domandarsi: «Ma se può vedere attraverso le cose, può anche rendere trasparenti i vestiti per guardare la gente nuda?».
Negli anni '80 il mondo del marketing ha pensato bene di prendere la palla al balzo e di dare una risposta a quella domanda con il lancio di alcuni prodotti che promettevano di poter realizzare quel desiderio. Su giornali e fumetti (evidentemente il target designato era quello degli adolescenti) iniziarono a comparire varie pubblicità di occhiali "miracolosi" in grado di rendere trasparenti i vestiti (qui una pubblicità dell'epoca).
Probabilmente nessuno ha mai pensato che qualcosa di simile potesse funzionare, ma evidentemente la curiosità e la voglia di poter realizzare qual sogno era tale da spingere qualcuno all'incauto acquisto.
Ma come funzionavano esattamente? La teoria era piuttosto semplice: in una delle due lenti veniva inserita una piuma in modo da sfocare l'immagine. Il cervello si trovava così a sovrapporre quell'immagine a quella nitida dell'altro occhio, rendendo poco definiti i contorni della persone che si aveva di fronte. A quel punto era necessaria molta (ma molta!) fantasia per pensare che quell'effetto fosse generato da vestiti semitrasparenti e che si stesse osservando ciò che vi era celato sotto.

Immagini: [1] [2] [3] [4] [5] [6]
6 commenti