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La principessa di Norvegia in incognito a New Delhi per accudire i figli di un suo dipendente gay

La principessa Mette-Marit di Norvegia, moglie del principe ereditario Haakon, è stata al centro di una vicenda dai contorni fiabeschi. Partita in incognito, è volta fino in India e qui è stata scambiata per una baby sitter non appena si è presentata alla clinica Manav Medicare Centre di New Delhi per prendersi cura di due bambini.
In realtà quelli erano i figli di un dipendente gay della casa reale che, insieme al compagno, era ricorso ad una madre surrogata nel paese asiatico. La difficoltà nell'ottenere un visto, però, non gli consentito di poter raggiungere i due gemellini. Una difficoltà che, però, era facilmente aggirabile con il passaporto diplomatico della principessa.
«Si tratta di due neonati che rischiavano di rimanere orfani in un ospedale di New Delhi -ha dichiarato Mette-Marit- Ero in grado di volare e volevo fare quello che ero in mio potere per risolvere la questione».
la scorsa settimana anche i due genitori adottivi sono riusciti ad ottenere i documenti necessari per poter raggiungere i figli, sino a quel momento accuditi dalla principessa.
In Norvegia qualcuno ha sollevato polemiche dato che la posizione ufficiale del governo è quella di sconsigliare il ricorso ad una "madre in affitto", ma Mette-Marit ha assicurato che il suo gesto non era una presa di posizione in proposito: «A volte la vita ti presenta situazioni che hanno poche soluzioni buone e questa era una di quelle».
Le coppie omosessuali sono riconosciute nel paese scandinavo già dal 1993 e nel 2009 ne è stato legalizzato il matrimonio.


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