Anna Finocchiaro: «Il matrimonio e la famiglia sono quelle eterosessuali»


Uno dei tormentoni di questa campagna elettorale pare essere il voler rassicurare gli elettori più omofobi sul fatto che ai gay non verranno garantiti diritti (al massimo qualche contentino, ma comunque di serie b).
Al coro si è unita ora anche la voce di Anna Finocchiaro (Pd) che a Rai Parlamento ha dichiarato: «Per quanto riguarda le unioni civili, ci rifacciamo al modello tedesco. È un modello nel quale non si evoca il matrimonio. Nella nostra Costituzione, il matrimonio e la famiglia sono quelle eterosessuali».
Il riferimento è ad una presunta incostituzionalità delle nozze gay, una teoria già tirata fuori da Giovanardi ed ormai ripetuta a pappagallo da quanti vogliono usarla come scappatoia per non dover dare ulteriori spiegazioni della propria posizione. Peccato, però, che molti giuristi e la stessa Corte Costituzionale sostengano l'esatto contrario... ma l'impressione è che si voglia ripetere ad oltranza una finta verità per inculcarla come dato di fatto nelle menti di chi ascolta (e forse non ha così presente quanto scritto nella carta costituzionale).
La Finocchiaro ha così ribadito che il Pd porterà avanti il suo progetto di introduzione delle unioni alla tedesca, un istituto ad hoc riservato alle sole coppie formate da persone dello stesso sesso ed estraneo alle tutele previste dalla Costituzione
Enrico Fusco, responsabile del dipartimento Diritti Civili del Pd, ha fortemente contestato quelle parole, dichiarando: «È falso. Il fatto di essere in campagna elettorale non può fare tacere il mio sdegno. La mia capolista (al Senato) non deve dire imprecisioni così grosse. Dall'ex ministro delle Pari opportunità, mi aspetto di meglio. Le persone unite civilmente sono famiglia a tutti gli effetti [...] C'è una sentenza della Corte costituzionale di due anni fa, secondo cui le unioni omosessuali devono essere regolate dal Parlamento con il matrimonio o con un istituto analogo che ne garantisca la parità giuridica e formale».
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