Il prof di religione agli studenti: «L'omosessualità è una scelta e i gay possono essere curati»
I ragazzi del liceo classico "Marco Foscarini" di Venezia hanno sganciato una vera e propria bomba ad orologeria nel chiedere un commento sul tema dei matrimoni gay al proprio professore di religione. Alla lezione successiva, infatti, l'uomo si è presentato in classe con le fotocopie di alcuni suoi appunti manoscritti, nei quali spiegava che l'omosessualità è una «elaborazione della psiche di modelli affettivi diversi da quelli verso cui la natura normalmente orienta». Ma non solo, il testo etichettava come «bufala» il rapporto Kinsey sulla sessualità dei maschi americani (secondo cui il 10% della popolazione è gay) e asseriva che ragazzi dubbiosi del proprio orientamento sessuale dovrebbero recarsi in appositi centri per "curare" la tendenza. I matrimoni fra persone dello stesso venivano condannati (porterebbero al riconoscimento della pedofilia e della poligamia, è la sua ipotesi) mentre le adozioni sono completamente fuori discussione: «Non basta l'amore per crescere dei dei bambini, servono due personalità differenti dal punto di vista psichico e fisico».
Uno studente, rimasto infastidito da quelle affermazioni, ha deciso di pubblicare quegli appunti su Facebook e la notizia è velocemente diventata di pubblico dominio.
Il professore, un laico di 49 anni, ha confermato il suo pensiero anche una volta raggiunto telefonicamente dall'Huffington Post: «Ho scritto quegli appunti perché i ragazzi hanno sollecitato in classe una discussione sull'omosessualità. Ho poi consegnato loro il foglio affinché potessero portarlo a casa e cominciare una riflessione». Ma non solo, nell'occasione ha ribadito anche la sua ferma convinzione che l'omosessualità debba essere "curata": «L'omosessualità è una scelta, e lo dicono anche autorevoli studiosi. Quando gli studenti manifestano un orientamento omosessuale, oppure mi chiedono spiegazioni, consiglio loro dei centri dove è possibile rivedere questo orientamento. Ce ne sono molti».
Questo è quanto (purtroppo) ancor oggi può essere insegnato agli studenti.
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