La Chiesa Cattolica inglese: «Con i matrimoni gay torneremo alle persecuzioni di chi crede nel Papa»
Mentre la Chieda di Scozia ha investito ingenti somme in campagne contro i diritti degli omosessuali e la Chiesa d'Inghilterra ha minacciato l'interruzioni delle celebrazioni di matrimoni per conto dello Stato, la Chiesa Cattolica pare aver scelto la via del vittimismo nel tentativo di bloccare la proposta di legge sui matrimoni gay in Gran Bretagna.
Oltre mille preti e vescovi hanno sottoscritto una lettera aperta, pubblicata sul Daily Telegraph, in cui chiedevano la salvaguardia del proprio posto di lavoro come insegnanti ed educatori nelle scuole.
Secondo loro, «Se la legge sul matrimonio gay verrà approvata, non saremo più in grado di fare il nostro lavoro di educatori e insegnanti nelle scuole ed entreremo, con il nostro credo, nell'illegalità».
Insomma, il timore pare essere quello di un divieto alla propaganda o all'istigazione di precetti qualora la norma diventi legge. Verrebbe, però, da chiedersi se i loro insegnamenti nelle scuole si esauriscano davvero (così come apparirebbe da quella parole) nel predicare al ragazzi il matrimonio eterosessuale come l'unico accettabile.
Ma non solo, nella missiva si arriva anche ad ipotizzare uno scenario ben più apocalittico: «Torneremo alla persecuzione di chi crede nel Papa, così come avvenne nei secoli di persecuzione dei cattolici in Inghilterra e così come avvenne per lo scisma di Enrico VIII che, volendo divorziare da Caterina d'Aragona, mandò all'aria la stabilità della Chiesa nel nostro Paese».
Ed ancora: «Verremo esclusi da certe professioni, non avremo di che vivere e la nostra fede verrà seriamente limitata. Chi crede nel matrimonio tradizionale verrà estromesso dalla vita sociale e dal mondo delle professioni». Il vescovo di Portsmouth, Philip Egan, è arrivato ad affermare: «Potremmo essere persino arrestati dopo essere stati giudicati bigotti e omofobi».
Di fronte ad una richiesta in cui si chiedeva di limitare i diritti altrui a beneficio di quelli di un unico gruppo, il governo di Cameron è stato fin troppo accomodante nella sua risposta: «Siamo sempre stati molto chiari, le nostre leggi non metteranno a repentaglio il diritto all'insegnamento da parte degli enti religiosi e il diritto di pregare e di credere in quello che si vuole». Come dire... qualora la legge venisse approvata, la Chiesa potrà continuare ad predicare ciò che vorrà all'interno delle scuole, preconcetti ed omofobia inclusi.