Parigi chiede il rimborso dei 100.000 euro di danni provocati dai manifestanti anti-gay


È passata quasi una settimana dalla manifestazione parigina contro i matrimoni gay, ed ancora c'è chi si sta dedicando al consueto balletto delle cifre. Se gli organizzatori parlano di mezzo milione di partecipanti e le forze dell'ordine di solo 120mila, le stime più accreditate si aggirano intorno alle 340mila presenze (nonostante l'Osservatore romano paia irremovibile dal parlare di «quasi un milione di francesi in piazza»).
Ma al di là dei numeri e delle motivazioni (condivisibili o meno), per la città di Parigi è venuto il momento anche per la conta dei danni.
I vari manifestanti, infatti, pare abbiano gravemente danneggiato il prato degli Champs de Mars (il giardino pubblico che si estende fra la Torre Eiffel e l'École militaire), al punto da costringere le autorità alla loro chiusura.
«Questo evento -ha dichiarato il servizio stampa cittadino- ha avuto luogo mentre il prato era a riposo. Il danno è certamente intenzionale. Per un certo periodo i parigini saranno privati del godimento del loro prato».
La sistemazione dell'area costerà circa 100mila euro. Il sindaco di Parigi ha già provveduto a chiedere tale somma al Ministero dell'Interno che, a sua volta, ha deciso di avvalersi sul comitato organizzatore della Manif Pour Tous. Immancabile il rifiuto da parte di quest'ultimo, che si è immediatamente attivato per replicare che non ha alcuna intenzione di ripagare i danni arrecati alla città.

Via: GayMagazine.it
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