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La legge anti-gay è inaccettabile: Venezia rompe gli accordi con San Pietroburgo

Dopo Milano, anche il consiglio comunale di Venezia ha deciso di sospendere l'accordo di cooperazione culturale stretto nel 1997 con San Pietroburgo. La mozione, votata all'unanimità, mira a prendere le distanze dalla legge omofoba contro introdotta alcuni mesi fa nell'intera regione.
«È necessario che ci sia una ferma condanna di quanto sta accadendo in Russia -ha dichiarato la consigliere comunale Camilla Seibezzi- L'approvazione di una legge che vieta e punisce la propaganda omosessuale è segnale inequivocabile di una pericolosa regressione sui temi dei diritti umani [...] Quali siano gli accordi presi in precedenza dalla nostra amministrazione, è giusto intervenire con la massima tempestività per esprimere fermamente il proprio biasimo. Non esistono accordi culturali laddove c'è una realtà di violenza e sopruso che mal celano il ritorno ad un vero e proprio regime dittatoriale».


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