Gli scout statunitensi lanciano un sondaggio per decidere se ammettere i ragazzi gay
Dopo aver annunciato una prossima abolizione della messa al bando dei gay (delegando la scelta di possibili restrizioni alle unità locali), gli Scout statunitensi hanno nuovamente fatto marcia indietro.
L'atteso annuncio non solo non è mai arrivato, ma ora si è deciso di lanciare un sondaggio fra i membri dell'associazione e tra i genitori dei ragazzi per stabilire se annullare o meno quel divieto. Ma se di per sé è già spiacevole il veder delegare ad un sondaggio e alla sensibilità dei singoli la dignità ed i diritti dei ragazzi gay, lo è ancora di più per la forma che è stata data al questionario. Le opzioni, infatti, non si limitato ad un semplice «si» o ad un «no», ma entrano nel dettaglio di ciò che dovrebbe essere "concesso" ai gay qualora si decidesse di ammetterli.
Si va dal decidere se farli dormire o meno nelle stesse tende degli etero (quasi avessero una rara malattia molto contagiosa), se fargli pronunciare lo stesso giuramento o come gestire i rapporti con le confessioni religiose che hanno assunto posizioni anti-gay. Ma la domanda forse più imbarazzante è quella in cui si chiede ai vari ragazzi (e ai loro genitori) se continuerebbero a far parte dell'associazione anche nel caso di abolizione della messa al bando dei gay.
Insomma, una vera e propria conta degli omofobi in cui si cercherà di capire la convenienza dell'associazione in termini prettamente numerici, soprattutto a fronte delle numerose aziende che hanno deciso di non donare più fondi all'associazione a causa della discriminazione perpetrata verso le minoranze sessuali.
Non male per un'organizzazione che dovrebbe occuparsi dell'educazione dei ragazzi in modo da «prepararsi a divenire un buon cittadino per il suo Paese e per il mondo» (così almeno diceva il fondatore degli scout, prima di aggiungere che «dovete cominciare, fin da ragazzi, a considerare ogni altro ragazzo come un amico. Ricordate che, siate ricchi o poveri, di città o di campagna, il vostro dovere è di stare spalla a spalla per sostenere tutti il vostro Paese. Se siete divisi tra di voi, danneggiate il Paese. Dovete metter da parte i vostri contrasti»).
La decisione finale è attesa entro maggio, data in cui si terrò il loro meeting annuale.
Leggi l'articolo completo su Gayburg