L'Agcom dà ragione a Freccero: "Fisica o chimica" può andare in onda


L'idea che una serie televisiva potesse mostrare dei ragazzi gay felici e a proprio agio con la loro sessualità non era andata già alle associazioni cattoliche, tant'è che nel gennaio del 2012 chiesero la sospensione di "Fisica o chimica", ottenendola dopo la campagna mediatica sostenuta a loro favore da Libero.
Carlo Freccero, direttore di Rai 4, si schierò da subito a favore della serie ed oggi a dargli ragione è proprio l'Agcom (la Commissione per i servizi e i prodotti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) a cui lui stesso si era rivolto.
La Commissione, infatti, ha deciso di deliberare l'archiviazione del procedimento presentato dalla associazioni contro il telefilm, scrivendo che: «La serie tratta tematiche particolarmente sensibili quali le relazioni sentimentali e sessuali, la droga, i problemi alimentari, il rapporto genitori-figli, l'omosessualità, il bullismo, il razzismo; pur rilevando le criticità intrinseche alle tematiche trattate, si osserva che le scene analizzate appaiono, nel complesso, giustificate dal plot narrativo e che le modalità di rappresentazione delle stesse risultano scevre di attenzione morbosa e particolari gratuiti».
A quanto pare l'ente ha avuto anche la decenza di non menzionare le accuse minori e più assurde rivolte a "Fisica o chimica", come quella presentata dall'Aiart che la accusava di «indurre all'omosessualità».
Ora non resta che attendere per sapere se e quando la serie verrà reinserita nel palinsesto di Rai 4.
5 commenti