Chiesti 14 anni di reclusione per il "pornomassaggiatore" di Busto Arsizio
Non solo si spacciava per medico sportivo senza averne i titoli, ma narcotizzava ed abusava dei suoi pazienti durante le sedute di massaggio, provvedendo anche a documentare il tutto con alcune fotografie. Ora il PM di Busto Arsizio ha chiesto per lui una condanna a 14 anni di reclusione (10 per gli abusi sessuali e 4 per l'esercizio abusivo della professione medica, truffa e lesione).
Stando alle ricostruzioni, Roberto Benatti avrebbe riservato quel trattamento a circa 150 vittime (di cui 48 uomini), provvedendo a somministrare dei narcotizzanti con la scusa che le manipolazioni necessarie alla zone pelviche sarebbero risultate troppo dolorose da sopportare in uno stato di piena coscienza. Ed è così che i suoi pazienti -credendolo uno stimato professionista- assumevano le sostanze che lui gli forniva per poi risvegliarsi senza rendersi conto di cosa era accaduto.
Nel 2007, però, qualcosa gli andò storto: un paziente aveva un fisico robusto e soffriva d'ansia, motivi per cui rimase in un uno stato di dormiveglia cosciente in cui si rendeva conto di tutto ciò che accadeva attorno a lui, seppur non riuscisse a muoversi.
«Ho sentito che lui mi metteva le mani tra le gambe -raccontò ai giudici- avevo un'erezione, sentivo cose, lui che lo metteva in bocca, poi ho visto dei flash (della macchina fotografica, ndr). Io ero sdraiato. A un certo punto lo vedo che mi tira verso di lui e si abbassa le mutande, sento che mi mette un gel freddo nell'ano, mi penetra con un dito. Poi io reagisco, scalcio, grido e chiedo aiuto».
Partita la denuncia, i carabinieri hanno ritrovato le foto scattate da Benatti durante i suoi abusi: una vera e propria ammissione di colpa di quanto praticato sui suoi pazienti, ai tempi ancora ignari dell'accaduto. Immediate scattarono le manette per quello che la stampa ribattezzò "pornomassaggiatore" ma, decorsi i tempi di custodia, venne stato rilasciato. Il processo è continuato sino ad oggi nonostante il sedicente medico risulti ora vivere a Santo Domingo.
A Benatti è anche stato riconosciuta una grave forma di "parafilia", motivo per cui gli è stata riconosciuta una parziale incapacità di intendere e di volere. La difesa si pronuncerà sul caso il prossimo 24 aprile.