La rettifica che conferma tutto
Ricordate la storia di Gian Paolo Vanoli, il grillino che sostenne che i vaccini rendano gay? Ebbene, ieri è venuto a farci visita (se non lui, qualcuno a suo nome, anche se tutto lascia pensare che il commento sia autentico) ed ha tappezzato il blog di commenti in cui lancia accuse e insulti, finendo poi per riconfermare tutto ciò che era scritto nell'articolo.
Ma andiamo con ordine. Sorvolando sul passaggio in cui mi definisce uno psudo-giornalista (no, non lo sono manco pseudo: ho dato le dimissioni dall'Ordine dei Giornalisti anni fa e ora risulto essere solo un semplice cittadino che scrive) precisa che «parlavo a nome mio e non come portavoce del M5S». Nel post in questione si parlava chiaramente di un esponente del gruppo Meetup "Lombardia 5 Stelle" (posizione confermata ufficialmente su Facebook dalla sezione di Segrate) e non di un portavoce. Inoltre, dato che risulta essere stato invitato dal movimento a tenere incontri pubblici sul tema dei vaccini, diventa difficile pensare che le sue opinioni personali non siano le stesse sostenute all'interno del movimento. Il trattamento ricevuto, dunque, è il medesimo riservato agli altri: in casi simili molti partiti reagiscono dissociandosi, ma è curioso notare come il M5S abbia preferito passare più tempo a negare di conoscerlo che a chiarire la propria posizione sull'argomento.
Il commento prosegue con una lista numerata di rettifiche che inizia con il non aver mai affermato che l'urinoterapia possa guarire il cancro. Quella frase è stata riportata vigolettata esattamente come indicato dall'autore dell'intervista (e qui solo i presenti sanno che cosa è stato detto o non detto), ma sulla pagina dedicata all'urinoterapia presente sul sito di Vanoli si legge: «Ricerche mediche effettuate nei paesi più avanzati (Giappone e U.S.A.) hanno rivelato la presenza di sostanze importantissime per la cura di molte malattie inguaribili come cirrosi, problemi cardiocircolatori, cancro, aids, ecc». Qualcosa in tal senso, dunque, pare essere stato detto.
Il commento prosegue affermando che l'aids non è causato dal virus HIV (opinione molto personale ma, dato che nel post non c'è traccia bell'argomento, forse riferita a qualcosa scritto da altri) a cui segue il punto in cui si afferma che «I vaccini sono la più grande bufala che non solo non proteggono dalle malattie, ma inquinano (intossicano), infiammano, creano malattie di qualsiasi tipo», insinuando poi che chi non accetta la sua tesi sia ignorante o in mala fede. Se esiste ancora la libertà di pensiero, ad ognuno spetta il diritto il poter mettere in dubbio le tesi personali dei singoli e, comunque, solo un incosciente darebbe per buona una tesi alternativa senza citare la versione dell'OMS: quando c'è di mezzo la salute la cautela è d'obbligo.
Nell'articolo, però, sotto accusa era un'affermazione ben precisa, secondo la quale i vaccini renderebbero gay. Una tesi pienamente confermata nella rettifica, all'interno della quale si legge che «fra i vari tipi di danni [dei vaccini] vi è anche la possibilità che nelle alterazioni che avvengono con i vaccini nella formazione della personalità di un piccolo bambino (per il trauma vaccinale) vi possano anche essere quelle che lo fanno andare verso, la violenza, l'apatia, incapacità alla concentrazione, ecc., ed anche all'omosessualità». Dunque tutto vero e confermato, così come riportato anche dal sito web di Vanoli che afferma che l'omosessualità è una malattia e che le sue cause possono essere ricondotte anche a «condizioni di violenze sessuali e/o ambientali, disagiate con alimentazione non adatte e nel caso dell'uomo anche le vaccinazioni (anche i figli di madri con amalgami dentali in bocca all'atto del concepimento fino al parto)».
Il commento si chiude con un invito ad «informarsi seriamente, prima di parlare a vanvera, come avete fatto fino ad ora», ma forse sarebbe opportuno leggere gli articoli prima di criticarli a priori, soprattutto se la rettifica appare come una conferma dell'esattezza e della correttezza di quanto scritto.
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