L'attentato di Boston? Tutta colpa dei gay
L'attentato alla maratona di Boston (che ha causato tre morti ed oltre 130 feriti) è tutta colpa dei matrimoni gay e le violenze non cesseranno se nello stato non sarà immediatamente ripristinata la pena di morte per gli omosessuali. È questa la delirante tesi sostenuta dalla Westboro Baptist Church che, attraverso Twitter, ha minacciato anche l'organizzazione di picchetti ai funerali delle vittime. Secondo loro, infatti, quanto accaduto non sarebbe altro che la punizione divina inflitta al Massachusetts per essere stato il primo territorio degli Stati Uniti ad aver approvato i matrimoni fra persone dello stesso sesso nel 2004.
Ora bisognerà vedere se le loro minacce si tramuteranno in fatti, soprattutto dopo il fallimento dei picchetti previsti lo scorso dicembre ai funerali delle giovanissime vittime della strage di Newtown. In quel caso, infatti, alcuni volontari li obbligarono a desistere dal loro intento bloccandogli la strada che conduceva alla chiesa in cui si sarebbero tenute le esequie.
Ricordiamo che la Westboro Baptist Church è congregazione religiosa convinta che Dio abbia condannato il mondo all'orrore a causa dell'eccessiva tolleranza dimostrata nei confronti dei gay. Secondo il loro pensiero malato, infatti, ogni terremoto, guerra, disastro o attentato non è altro che una manifestazione dell'ira divina, motivo per cui bisogna esserne grati e per cui le vittime devono essere condannate (motivo dei piccheti ai loro funerali).
Le loro attività sono principalmente finanziate dai guadagni derivanti dalle cause legali con cui attaccano continuamente le leggi regionali o nazionali, sostenendo che violino diritti garantiti loro dal Primo Emendamento (l'articolo della Costituzione in cui si sancisce il rispetto al culto e il suo libero esercizio).