Episcopali e cattolici riuniti a Palermo contro i diritti delle famiglie gay
«Dia ama gli omosessuali ma odia l'omosessualità». A sostenerlo è un esponente della comunità evangelica che, unita al mondo cattolico siciliano, ha dato vita ad una "Marcia per la famiglia" come risposta al recente Gay Pride di Palermo. Nell'occasione alcuni delegati hanno anche incontrato i rappresentanti del mondo politico siciliano al fine di ribadire che la loro visione di famiglia è limitata solo all'unione fra uomo e donna.
«Non è qualcosa contro qualcuno ma a favore della famiglia» ha affermato un esponente del mondo cattolico, pur premettendo che «Questa manifestazione nasce come risposta a quella cosa lì del Gay Pride». Ed è un politically correct molto scorretto quello che attraversa quasi tutte le affermazioni della folla, dove tutti premettono di non aver nulla contro la comunità gay ma poi si lanciano in affermazioni spesso offensive (dalla definizione di «peccatori» all'assunto per cui le loro unioni varrebbero maggior dignità di quelle omosessuali).
C'è anche chi azzarda un: «Tu immagini un bambino che all'uscita di scuola si vede presentarsi due uomini, due donne... chi è il papà? Chi è la mamma? Noi non lo condividiamo anche perché la parola di Dio dice l'esatto contrario». Dove l'abbia letto non è dato di saperlo, ma lei ne è talmente sicura da lanciarsi anche in un: «Penso che anche il Papa dovrebbe pensarla così».
Insomma, ancora una volta il punto d'incontro fra diverse confessioni religiose pare sia il tentativo di impedire che una parte della popolazione possa avere gli stessi diritti riservati agli altri, sostenendo l'uguaglianza sia da intendersi come una privazione per le attuali famiglie (forse per il venir meno del loro privilegio dinnanzi allo stato).
Ma i manifestanti non hanno risparmiato critiche anche al cardinale Romeo, ritenuto troppo poco incisivo nel difendere la famiglia tradizionale (che i manifestanti si ostinano a chiamare «naturale» pur di ribadire che -secondo loro- ogni altro rapporto sarebbe da ritenere contro natura).
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