Harry difese un soldato gay dai bulli
Il principe Harry è una figura sicuramente controversa. Nel 2005 fece molto discutere la sua scelta di presentarsi ad un party vestito da nazista, così l'anno successivo finirono alla ribalta delle cronache gli insulti razzisti che avrebbe rivolto ad un suo commilitone pachistano. Nel 2009 venne accusato di aver usato epiteti omofobi verso un altro militare ma, sempre nello stesso anno, ricevette l'elogio di alcuni attivisti gay inglesi dopo la diffusione di un video in cui lo si vedeva esordire con un «Ti amo» prima di iniziare a leccare e baciare il viso di un commilitone (tra una presa in giro e l'ipotesi di una disinvoltura verso l'omosessualità, si scelse la seconda). Ed è sempre dei suoi commilitoni che si parlò anche lo scorso anno quando, dopo la diffusione di alcuni scatti in cui appariva nudo in compagnia di alcune ragazze a Las Vegas, questi decisero di posare nudi per dimostrargli la propria solidarietà e il proprio affetto.
L'ultimo capitolo della vicenda è emersa ora, dopo l'uscita di un libro scritto da Trooper James Wharton (il primo soldato dichiaratamente gay dell'esercito britannico). In quelle pagine racconta che nel 2008 prestava servizio in Canada sotto il comando del principe Harry e che il suo orientamento sessuale era stato preso di mira dai soldati di un altro reggimento. Lui ne parlò con Harry che, dopo aver parlato con i soldati in questione e con i loro superiori, gli confermò che tutto era risolto. «Gli sarò sempre grato per ciò che ha fatto -scrive Wharton- Finché non è intervenuto lui ho rischiato di prendere un sacco di botte»