Spettacoli -

I vincitori del Festival Mix 2013

Si è conclusa l'edizione 2013 del Festival Mix Milano, la kermesse di cinema lgbt organizzata annualmente nel capoluogo lombardo. È "In The Name Of" di Malgorzata Szumowska (già vincitore del Teddy Award) ad essersi aggiudicato il premio come miglior lungometraggio, «perché affronta un paesaggio umano e naturale ostile, fortemente segnato dalle stimmate di un cattolicesimo antico, illuminando una fisionomia umana schiacciata fra desiderio e ubbidienza». Una menzione speciale è andata anche al film "Noor" di Guillaume Giovanetti e Cagla Zencirci, retenuto «un viaggio tra antropologia e misticismo ai confini del gender. Quando i sessi non bastano, l'anarchia del sogno trionfa».
Il premio come miglior cortometraggio, invece, è stato assegnato a "It's not a cowboy movie" di Benjamin Parent, una «squisita fotografia di adolescenti chiusi in bagno durante l'intervallo a scambiarsi impressioni sul film "Brokeback mountain" passato in TV la sera prima. Con ironia e delicatezza lentamente emergono emozioni fuori dagli schemi in quell'età in cui tutto è ancora da scoprire».
"Les Invisibles" di Sébastien Lifshitz è il vincitore della categoria documentari. «Ci sono film -si legge nella motivazione della giuria- che precorrono i tempi, altri che restituiscono una parziale visione della Storia. Con "Les Invisibles", Sébastien Lifshitz costruisce un toccante mosaico di storie riportandoci in una natura, ambientale ma anche di identità, che punta i riflettori della memoria su un passato, oggi più che mai necessario conoscere e ricordare».


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