Il matrimonio gay arriva in Parlamento
Da martedì prossimo si inizierà a parlare di matrimoni gay anche nel Parlamento italiano. Sul tavolo della Commissione giustizia del Senato, infatti, finiranno i vari disegni di legge già depositati e che dovranno essere sintetizzati in un'unica proposta. In particolare c'è la proposta di apertura ai matrimoni gay presentata da Alberto Orellana (Movimento 5 stelle) a cui si somma quella di Loredana De Petris (Sel) che, oltre alle nozze, chiede anche la possibilità di filiazione.
Sergio Lo Giudice (PD, primo firmatario del Ddl sulle "Norme contro le discriminazioni matrimoniali") fa notare come l'inizio del dibattito sia comunque «in ritardo nei confronti dell'Europa, dei richiami della Corte Costituzionale e, soprattutto, di un diritto fondamentale negato [...] Spero che alla discussione parlamentare si affianchi un dibattito vero nel Paese, perché su questi temi ci si confronta con argomenti razionali e non sulla base di tabù e pregiudizi».
Da segnalare sono anche i due testi in attesa di essere discussi alla Camera, entrambi presentati da Ivan Scalfarotto (PD) per chiedere l'accesso al matrimonio anche da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso nel primo, e per chiede l'accesso anche alla filiazione nel secondo. Così come anche sul fronte del Pdl pare ci siano alcuni dissidenti, come Giancarlo Galan e Sandro Bondi che hanno annunciato iniziative in materia.