In 150 mila al Roma Pride


Secondo gli organizzatori sono stati 150 mila i partecipanti al Roma Pride di sabato. Riuniti sotto lo slogan di "Roma città aperta", una folla oceanica si è riunita in piazza della Repubblica per dar vita ad un coloratissimo corteo che si è snodato per le vie cittadine. In testa anche il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, il consigliere Luigi Nieried il portavoce del Pride Andrea Maccarrone.
Dopo le polemiche per la sua assenza, Marino ha inviato il suo videomessaggio ai partecipanti del Pride: «Con il mio cuore e il mio pensiero sono lì con voi al Gay pride della capitale d'Italia -ha affermato- dobbiamo tutti insieme sottolineare che i diritti delle persone non possono essere negoziati, non diritti speciali per qualcuno ma gli stessi diritti assolutamente per tutti».
A rovinare la festa ci hanno provato sette militanti di Forza Nuova, fortunatamente fermati dalla Digos ancor prima di poter raggiungere il corteo. Nelle loro mani sono stati trovati circa 90.000 volantini che mostravano l'immagine di una coppia e di due bambini legati allo slogan «L'unica famiglia».
Già negli anni precdenti alcuni attivisti di estrema destra avevano tentato di fermare il Pride capitolino e, proprio sabato, alcuni militanti del loro partito si sono dati appuntamento al Gay Pride di Vicenza per manifestare a favore delle leggi omofobe volute per la Russia da Vladimir Putin.
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