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Pdl sul Gay Pride di Perugia: «Inopportuno davanti a San Pietro»

«La lotta, condivisibile, alle discriminazioni non ha bisogno né di manifestazioni di orgoglio né di carnevalate di sorta: contrariamente alle intenzioni professate una festa di questo tipo pare autodiscriminante». Così i consiglieri Carlo Castori e Leonardo Varasano (entrambi del Pdl) hanno commentato il primo Gay Pride di Perugia che si terrà il 27 giugno prossimo. I due non hanno mancato di sollevare obiezioni anche sul luogo della manifestazione: «L'iniziativa è inopportuna anche per il luogo scelto -proseguono- perché per una manifestazione simile si è scelta proprio l'area antistante a San Pietro, una delle Chiese più importanti della città, già prima Cattedrale di Perugia?».
Ben diverso l'atteggiamento del Pd che, attraverso il segretario comunale Franco Parlavecchio, si dice entusiasta dell'iniziativa: «È tempo che anche il nostro Paese apra le porte al dialogo e metta al bando i pregiudizi».

Nell'occasione nascerà anche il primo Pride Village della città, ad ingresso libero e con apertura alle ore 15. Il programma prevede attività ludico/culturali a cura delle Associazioni alle 16, un dibattito sul contrasto delle discriminazioni (a cura dell'Unar) alle 17, seguito da dibattiti sulla storia del movimento lgbt in Italia (con Flavio Romani, Franco Grillini, Claudia Barbarano, Vanni Piccolo ed il Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali). Alle 20 sarà la volta dall'immancabile aperitivo, mentre la serata inizierà alle 21 con la proiezione del video "Don't bully love" (realizzato dal Gruppo Giovani Omphalos), seguito dal film "Come non detto" alla presenza dell'attore Jose Dammert. Dalle 23 a mezzanotte sarà la musica dal vivo dei Prolet a condurre alla chiusura dell'evento.


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