Arcigay: «Si voti l'emendamento per l'estensione piena della Legge Mancino»
«Discriminato da una legge contro le discriminazioni? Inaccettabile». È questo l'allarme lanciato da Arcigay dopo la contusione dei lavori della Commissione Giustizia della Camera sulla proposta di legge contro l'omotransfobia.
«Attualmente -spiega il presidente Flavio Romani- il testo licenziato dalla Commissione non estende le aggravanti previste dall'art.3 della legge Mancino ai reati di origine omotransfobica. Insomma siamo di fronte al paradosso di una legge contro le discriminazioni che al suo interno contiene una gravissima discriminazione, e questo, oltre che assurdo, è evidentemente inaccettabile. È indispensabile allora che quel testo sia emendato in aula affinché preveda l'estensione piena della legge Mancino, così come è scritto a chiare lettere nel programma elettorale del centrosinistra, che su questa posizione può realisticamente costruire un'ampia maggioranza alla Camera».
Arcigay sottolinea anche come risultino allarmanti le voci di un presunto emendamento firmato da deputati del Pd che vorrebbero escludere i cosiddetti "hate speech" omotransfobici dalla norma. In altre parole, il rischio è che la legge possa permettere l'incitamento e la propaganda alla discriminazione di omosessuali e transessuali, escludendoli di fatto dalla rilevanza penale sancita per tutti gli altri casi dalla legge Mancino.
«Nessuno tocca la libertà d'opinione -ha precisato precisa Romani- chi la tira in ballo sta mistificando: incitare la violenza è molto oltre l'espressione di un parere. Mostrarsi indulgenti verso quegli atti significa legittimare ed armare la mano dei violenti».