La deportazione di Omar Borkan Al Gala? Tutta una bufala
Ricordate la storia di Omar Borkan Al Gala? Si tratta del fotografo ed attore che pare fosse stato allontanato da un festival culturale perché ritenuto «troppo bello» e fonte di distrazione per le donne dell'Arabia Saudita. Ebbe, passato qualche mese si è scoperto che l'intera storia non era altro che una bufala.
A vuotare il sacco è stato lo stesso protagonista della vicenda che, nel corso di un'intervista rilasciata ad una rivista messicana, ha raccontato che: «Stavo camminando in giro, sono finito nel posto sbagliato al momento sbagliato» e che tutta la storia della deportazione (che gli ha aperto la strada verso la notorietà internazionale) non era affatto vera. Borkan Al Gala, infatti, si trovava già nella sua casa di Vancouver, in Canada, quando la notizia della sua presunta deportazione ha incominciato a fare il giro del mondo, portandolo a guadagnare oltre un milione di fan su Facebook.
«Ho veramente apprezzato tutto l'amore e sostenere i miei fan mi hanno dimostrato -ha dichiarato- Avere milione di fan su Facebook è una benedizione di Dio». Ora bisognerà vedere come quei fan reagiranno nell'apprendere che l'intera storia era falsa. Va ricordato, infatti, che la sua ammissione di colpa non è stata del tutto spontanea, ma perlopiù dettata dal fatto che la verità stava già venendo a galla in seguito ad un rapporto pubblicato lo scorso giugno da Islawmix. Da quelle carte, infatti, risultava che non vi fosse stata alcuna deportazione, né di Omar, né degli altri due personaggi rimasti anonimi citati dalla stampa internazionale.
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