UE: lotta alle discriminazioni? Sì, ma senza infastidire gli omofobi


Dal 10 al 20 maggio 2011, la Commissione Europea ha patrocinato ed ospitato presso i propri locali una mostra fotografica dal titolo "Diverse famiglie, stesso amore", organizzata dall'Ilga e dedicata alle unioni fra persone dello stesso sesso. Una decisione che mandò su tutte le furie i gruppi più omofobi, tant'è che venne presentata una regolare denuncia (la numero 1440/2011/MMN) in cui si accusava la Commissione di «aver ecceduto ai suoi poteri e di aver abusato di fondi pubblici dando patrocinio, spazi e finanziamenti ad una mostra fotografica dedicata alle coppie dello stesso sesso», nonché di «aver insultato e discriminato i cittadini dell'Unione Europea che non condividono le opinioni promosse dalla mostra».
Oggi è giunta la decisione del Difensore Civico, Nikiforos Diamandouros, che ha rigettato il ricorso ed ha sottolineato che la Commissione «ha l'obbligo di combattere la discriminazione basata sull'orientamento sessuale» e che, pertanto, nell'ospitare la mostra non sia andata oltre al suo ruolo.
Fin qui le buone notizie. Ma Diamandouros ha anche precisato che la Commissione non deve schierarsi in tema di matrimonio e di diritti delle coppie omosessuali, dato che tale materia è di esclusiva competenza nazionale. Secondo il difensore, infatti, «potrebbe esserci spazio per punti di vista diversi per quanto riguarda parti della mostra che riguardano materie che ricadono negli obiettivi delle competenze della Commissione». Ciò premesso, «allo scopo di evitare l'impressione che la Commissione avalli tutti i messaggi mostrati nelle mostre che ospita» si è «raccomandato l'uso di appropriate avvertenze nelle prossime mostre».
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