Il vescovo di Honolulu: «I matrimoni gay porteranno a più povertà, più suicidi e più problemi»
Larry Silva, vescovo di Honolulu, ha affidato ad una lettera aperta la spiegazione della sua contrarietà all'approvazione dei matrimoni gay alle Hawaii. Dopo aver invitato i cattolici a pregare per chiedere che la norma non sia approvata, il vescovo ha asserito che «Se si potrà sposare senza discriminazioni sul sesso del partner, allora anche altri settori diventeranno la norma in nome della "non discriminazione". I nostri testi scolastici dovranno ritenere normale l'attrazione sessuale indipendentemente dal sesso verso cui la si prova. Quando ci saranno i balli nelle scuole, i ragazzi potranno scegliere se invitare una ragazza o un altro ragazzo. I nostri giovani, la cui identità sessuale si forma nel tempo, saranno costretti a decidere prematuramente se essere eterosessuali o omosessuali, limitando la normale maturazione sessuale».
Non pago di aver parlato dell'omosessualità come di una scelta e di aver descritto come negativa quella che dovrebbe essere la norma, il vescovo ha aggiunto: «Se alle coppie dello stesso sesso sarà riconosciuto il diritto di potersi sposare con la scusa che il divieto alle nozze sia discriminatoria, a chi preferisce la poligamia non potrebbe essere dato lo stesso diritto sulla base delle medesima motivazione? Perché dovremmo pagare delle tasse che portino a benefici fiscali per quelle coppie? Perché sulla base della discriminazione i figli non potrebbero sposare la loro madre o il padre, il fratello o la sorella, in modo da ottenere benefici fiscali per loro?».
Insomma, secondo Silva l'amore fra due persone dello stesso sesso non sarebbe da ritenersi tale, ma l'intero discorso sarebbe da ricondursi ai soli benefici fiscali previsti dal matrimonio (oggi riconosciuti a tutte le coppie eterosessuali sposate). Ma, ormai senza freni, il sacerdote ha aggiunto: «Se il matrimonio omosessuale diventasse "normale", i genitori sarebbero considerati dei bigotti se spingessi i loro figli verso delle ragazze e le loro figlie verso dei ragazzi? I genitori dovrebbero davvero essere neutrali dinnanzi alla scelta di un compagno da parte dei propri figli?». Ed ancora: «I bambini saranno le più grandi vittime, perché saranno privati dalla possibilità di essere cresciuti in una famiglia amorevole formata da una madre e da un padre, il cui amore ha collaborato con il progetto di Dio nella loro creazione. Quando i bambini saranno privati di una tale famiglia, ci sarà più povertà, più mali sociali, più suicidi giovanili e più problemi di quanto possiamo immaginare».
Alle Hawaii le unioni civili gay sono state approvate nel 2011 e gli attivisti sperano che i legislatori possano affrontare il tema del matrimonio egualitario entro la fine dell'autunno.