San Pietroburgo: la polizia sequestra il dipinto satirico con Putin vestito in intimo femminile

Dopo il divieto allo svolgimento di qualsiasi manifestazione durante i giochi olimpici e dopo aver premiato gli sceneggiatori che renderanno etero i personaggi gay, la autorità russe hanno iniziato a far "pulizia" anche nel mondo dell'arte.
La polizia di San Pietroburgo, infatti, ha sequestrato quattro opere satiriche dal museo cittadino della Power Gallery: in un quadro il presidente Putin indossava intimo femminile, in un'altro il Patriarca della Chiesa Ortodossa sfoggiava un corpo coperto da tatuaggi, negli altri due si attaccavano alcuni politici che hanno fatto di tutto pur di veder approvate le controverse norme che vietano la promozione di «relazioni non tradizionali».
Vitaly Mironov, uno dei politici rappresentati nelle opere dinnanzi ad una bandiera arcobaleno, ha dichiarato che quei dipinti erano «inappropriati» e di «carattere spiccatamente pornografico». C'è anche chi ipotizza che il sequestro sia stato ordinato proprio da lui, dato che l'azione ha seguito di poco la sua visita al museo.
Il proprietario della galleria, invece, ha denunciato come la polizia abbia sostenuto che quei quadri fossero in violazione di alcune leggi vigente, pur senza essere in grado di specificare quali. Inoltre gli agenti non gli avrebbero voluto consegnare alcun documento formale, né rilasciare alcuna ricevuta che dimostrasse quanto quanto sequestrato (i quattro quadri e la cassa della galleria).

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