Rai: le associazioni chiedono un codice deontologico sulle tematiche lgbt

«L'omosessualità è una malattia». «è stata depennata dal manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali non per motivi scientifici», «come si sa, vi sono anche delle terapie, le terapie dette riparative per gli omosessuali», «l'omosessualità è un disordine», «l'omosessualitàè un disagio esistenziale». Sono solo alcune delle frasi pronunciate da Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell'Unione dei Giursiti Cattolici, in occasione della sua partecipazione alla puntata di Uno Mattina dello scorso 20 agosto. Il tutto al fine di "argomentare" la propria contrarietà al progetto di legge per l'estensione della Legge Mancino ai reati omofobi.
Dopo l'accaduto Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi, si è affettato a precisare che «è grave che i detrattori della legge antiomofobia ripropongano, tra le altre, l'idea che l'omosessualità sia una malattia da curare e, di conseguenza, che l'orientamento omosessuale sia da modificare, contraddicendo palesemente quanto, invece, da anni sostiene la comunità scientifica internazionale che, a ragione, ha da tempo rigettato le cosiddette terapie di conversione e riparative». Eppure non è passato certo inosservato come lo studio abbia scelto di chiudere il tema con quelle affermazioni senza permettere a Fabrizio Marrazzo -anch'egli ospite della trasmissione- di poter controbattere.
L'accaduto è così finito sul tavolo della Commissione di Vigilanza Rai che, durante la seduta finale, ha incontrato i rappresentanti di Gay Center, Arcigay, Arcilesbica, Agedo e Gay Net. Durante l'audizione le associazioni hanno chiesto la definizione un codice deontologico per trattare le tematiche lgbt e che possa scongiurare le presentazione di un'informazione scorretta attraverso »teorie che non hanno nulla di scientifico, ma che mirano solo a creare discriminazione».
Il presidente Fico ha così annunciato un'interrogazione alla commissione di vigilanza per fare piena luce su quanto accaduto e per valutare eventuali azioni che possano riequilibrare la situazione (anche se i tempi appaiono ormai stretti, dato che il dibattito parlamentare della norma riprenderà mercoledì).

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