La Littizzetto a Barilla: «La famiglia tradizionale è quella in cui ci si vuole bene»
Con la ripresa di "Che tempo che fa", anche Luciana Littizzetto è tornata a curare la sua striscia satirica della domenica sera. Ieri, dopo aver parlato della vendita di Telecom Italia agli spagnoli, della diretta televisiva dedicata al raddrizzamento della Costa Concordia e dopo aver suggerito che i parlamentari del Pdl sarebbero potuto andare tutti agli arresti domiciliari insieme a Berlusconi anziché far cadere il governo, la Littizzetto ha parlato anche del progetto di legge contro l'omofobia discusso alla Camera.
«Sembra scritto da uno che si è fumato tutti i neuroni con il kalumet -ha dichiarato- Praticamente dice che se tu da solo insulti un gay è reato, se invece lo insulti in compagnia, no. Cioè, praticamente, se tu da solo dici: "Brutto finocchio", allora sei perseguibile per legge; se invece lo dice un gruppo, puoi dirlo tranquillamente. Dicono che è per garantire la libertà d'opinione, però non lo sanno in Parlamento che i peggiori pestaggi si fanno in gruppo e che le violenze si fanno in branco. Loro dicono che è per garantire la "libertà d'opinione": ho capito, ma se è un'opinione razzista, resta un'opinione razzista. Anzi, legittima le altre. Quindi se io dico che questa legge è una mer*da è vilipendio, se lo diciamo tutti assieme è un'opinione».
Durante il suo spazio, la Littizzetto non si è trattenuta anche dal commentare il "Caso Barilla", raccontando che: «Guido Barilla si è messo anche lui a dire la sua. In sintesi ha detto che nei suoi spot vuole la famiglia tradizionale e non vuole i gay. Allora, posso dire una cosa? Guido, ascolta, volevo dirti solo una cosina... io ti stimo tanto e non potrei vivere senza i Pan di Stelle, ma secondo te, Banderas che parla con una gallina rappresenta una famiglia tradizionale? Poi la famiglia tradizionale non vive in un mulino, abita in un appartamento con un mutuo, con il padre che fa il turno di notte, con la madre che fa il turno di giorno e la figlia che studia a Perugia ...e si vedono solo a Natale e Pasqua. Sai chi è che ci va in un mulino bianco? I gay -mi spiace dirtelo- vanno a fare i week-end con le tende bianche, le candele alla vaniglia, uno che fa il the e l'altro che mette il dito. Nel Mulino Bianco si può fare un video ideale per i Village People, questo si può fare. Guido, io ti stimo, posso chiederti un favore? Se tu riuscissi a far passare un messaggio di tolleranza nei tuoi spot, sarebbe una potenza pazzesca, più di mille dibattiti. E il messaggio è questo: che la famiglia tradizionale è quella dove ci si vuole bene. E non importa se uno è uomo e una donna, due uomini, due donne o un uomo e una gallina. Non importa. L'importante è che nella famiglia tradizionale ci si voglia bene. Guido, un'ultima cosa. Visto che sei così tradizionalista e bacchettone, mi spieghi perché nella tua pasta fai le pipette e i ditalini?».
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