Papa Francesco: «Il matrimonio è solo tra uomo e donna, come recepito dalla Costituzione»
Qualcuno si era illuso, ma a sottolineare come siano cambiati i modo ma non la sostanza è il messaggio odierno lanciato dal Papa. In occasione di un incontro sulla famiglia organizzato dal cardinale Angelo Bagnasco, il papa ha inviato una lettera autografa in cui prende una ferma posizione contro il riconoscimento dei matrimoni gay.
«La Chiesa -si legge- offre una concezione della famiglia, che è quella del Libro della Genesi, dell'unità nella differenza tra uomo e donna, e della sua fecondità. In questa realtà riconosciamo un bene per tutti, la prima società naturale, come recepito anche nella Costituzione della Repubblica Italiana».
Secondo il pontefice, inoltre, le decisioni sul tema della famiglia «toccano i diversi ambiti della vita di una società e di un Paese: dal problema demografico, che è grave per tutto il continente europeo e in modo particolare per l'Italia, alle altre questioni relative al lavoro e all'economia in generale, alla crescita dei figli, fino a quelle che riguardano la stessa visione antropologica che è alla base della nostra civiltà».
La presa di posizione -giunta proprio mentre alla Camera si sta discutendo il progetto di legge contro l'omofobia- va curiosamente anche a legittimare un'interpretazione della Costituzione più volte fornita dal mondo cattolico, scontrandosi conseguentemente con la piena costituzionalità del matrimonio gay sancito dalla Consulta, dalla Cassazione e dalla Commissione al Senato. Solo pochi mesi fa Lo Giudice si augurò che «la falsa argomentazione dell'incostituzionalità dell'estensione del matrimonio» potesse finalmente uscire dal dibattito pubblico ma, a quanto si evince, per reintrodurla è intervenuto addirittura il pontefice in persona.