Putin rassicura i russi: nessuna discriminazione durante Sochi 2014


Mentre alcune centinaia di persone hanno manifestato a Bologna (in foto) per chiedere che Enrico Letta affronti il tema delle leggi omofobe russe in occasione del G20 che si terrà a San Pietroburgo, è dalla TV di Stato russa che Vladimir Putin ha voluto rassicurare i propri cittadini. «Possiamo essere assolutamente certi che la Russia seguirà rigorosamente i principi olimpici -ha affermato- che vietano ogni discriminazione, su base etnica, di genere o di orientamento sessuale durante le Olimpiadi o altre manifestazioni sportive».
«Non abbiamo introdotto alcuna legge contro le persone con orientamento sessuale non tradizionale», ha proseguito il premier russo, sostenendo poi che tale teoria sarebbe solo un'invenzione dagli americani «che hanno creato ad arte di fronte a milioni di persone l'illusione dell'esistenza di tali leggi». Nell'occasione Putin si è detto anche «pronto» ad incontrare alcuni rappresentanti delle «minoranze sessuali» (così come Obama ha annunciato di voler fare in occasione del forum).
Se si considera come il premier russo abbia più volte ribadito che in Russia non esiste alcuna discriminazione verso gay e lesbiche (a suo parere le attuali norme contro la cosiddetta «propaganda omosessuale» sui minori non devono essere ritenute discriminatorie, ndr), è difficile pensare che il suo discorso non fosse prettamente propagandistico e finalizzato solo a rassicurare la popolazione dopo le proteste internazionali, le richieste di boicottaggio e le numerose manifestazioni che si stanno tenendo in mezzo mondo.
Solo pochi giorni fa Putin aveva firmato una norma per vietare qualsiasi manifestazione durante tutto il periodo delle Olimpiadi Invernali, quando gli occhi dell'intero pianeta saranno concentrati sulla Russia.
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