Troppe minacce ed intimidazioni: il primo gay dichiarato del Montenegro abbandona l'attivismo


Alla fine gli omofobi hanno avuto la meglio. Zdravko Cimbaljevic (noto come il primo omosessuale dichiarato del Montenegro) ha deciso di presentare le proprie dimissioni dalla Lgbt Forum Progress a causa delle continue pressioni, minacce e intimidazioni giunte dagli ambienti omofobi e ultranazionalisti. Lo scorso luglio la sua ong aveva dato vita il primo Gay Pride del Paese.
I numeri che lo avrebbero spinto a prendere questa decisione sono impressionanti: solamente nel corso di quest'anno ha ricevuto 109 minacce di morte, due minacce di sequestro, 11 di pestaggio e per 51 volte è stato offeso e umiliato per strada. In 201 casi è stata la sua organizzazione a sporgere regolare denuncia alle autorità.
«La mia situazione è divenuta insostenibile -ha scritto nella sua lettera di dimissioni- Sono completamente isolato. Non potevo più andare a Niksic, la mia città natale. Spesso, sopratutto dopo il Pride di Budva, ho desiderato essere un cane abbandonato, perché ai cani non sputano addosso, non li picchiano senza motivo e non gli portano via il cibo».
Cimbaljevic non ha mancato di denunciare anche come la polizia e la magistratura non abbiano mai mosso un solo dito per tentare di contrastare l'omofobia: «Un solo processo avrebbe potuto aiutare a mandare un messaggio chiaro che lo Stato condanna la violenza. Ma l'indifferenza delle procure ha incoraggiato i violenti».
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